Beato Carlo Acutis 15 anni di amicizia con Dio

La sua biografia, con la proposta di testi per la riflessione personale e di gruppo.

Sugli altari a 15 anni! Il card. Vallini, ad Assisi il 10 ottobre 2020, a nome di papa Francesco ha inserito il nome di Carlo tra i beati. A soli quattro anni dalla sua morte e nello stesso giorno, il 12 di ottobre, un bambino brasiliano di 10 anni in pericolo di vita è guarito completamente dopo essersi affidato alla sua intercessione. Ma sin dal giorno in cui si è consegnato a Dio, la sua fama di santità si è diffusa nel mondo, e tanti si sono rivolti a lui, contagiati dal suo modo di vivere. Gruppi di giovani si ritrovano in vari paesi del mondo per confrontarsi con lui e le sue scelte di vita.

Eppure Carlo è il "santo" che non ti aspetti, perché ha tutte le caratteristiche dei ragazzi d'oggi: la passione per la vita e l'informatica, lo sport e l'amicizia. Ma nello stesso tempo era un "innamorato di Dio", affascinato da una forte spiritualità che ha vissuto senza complessi, respirando il mondo della fede come uno che si direbbe caduto dal cielo.

"Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie", diceva; e lui è sempre stato speciale, facendo dell'Eucaristia la sua "autostrada per il Cielo".

"Nella sua vicenda c'è qualche cosa che ha l'inconfondibile sapore della Grazia" (mons. Paolo Martinelli).