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Un colloquio d'amore, in preghiera, tra Gesù e le anime, alle quali confida il dolore indicibile da Lui vissuto nel Getsemani e nella Passione, i suoi sentimenti in quelle ore di amore estremo.
VOCE DI GESÙ:
«Avvicinatevi, stendetemi le braccia, togliete le spine dalla mia testa; offritemi delle consolazioni... perché languisco d'amore (cfr Ct 2,15) ed amarezza... Accostatevi! Io vi ho tanto, tanto amato! [...] Ho bisogno di aprirvi la mia anima, poiché essa racchiude tristezze ignote agli angeli... lacrime che non si versano in Cielo...».
Sono parole che Gesù rivolge a ciascuno personalmente, invitandoci ad unirci spiritualmente all'agonia del suo Sacratissimo Cuore nel Getsemani e nel tabernacolo.
Il testo ideale da meditare da soli, in famiglia, nel gruppo di preghiera, durante l'adorazione, e particolarmente nel periodo quaresimale, perché unisce il cuore dell'uomo (anche quello più indurito) al Cuore dell'Uomo-Dio.
VOCE DI GESÙ: Avvicinati, anima dilettissima: sono Io, non temere... Ho spogliato la mia maestà che ti farebbe tremare... Sono come un povero, come un abbandonato che viene da te...
Non ho in questo momento altro splendore che quello delle mie piaghe, altro tesoro che questo Cuore con cui ti ho amato!...
Sono il Nazareno, il figlio del popolo nato in una stalla... Sono stato un umile e povero operaio... Ho camminato a piedi nudi, ho conosciuto le asprezze del domani e tutte le sofferenze della povertà, per amore degli umili! Voglio regnare su di loro... Voglio essere il loro sovrano... Voglio che i poveri, i lavoratori, coloro che soffrono, accettino la regalità amabilissima del mio Cuore divino...
Desidero che il popolo sia mio, conquistato dalla povertà di Betlemme e del Calvario... Chiedo e desidero che la moltitudine che piange e che soffre perché ha fame di verità e sete di giustizia, adori, creda, speri e ami... Voglio che sia mia!...
Voi, miei amici intimi, preparatemi con l'Ora Santa questa Pasqua e questo diadema... Implorate davanti all`altare, pregate senza interruzione e riportate a me l`anima degli umili che mi è stata rubata dagli indegni rinnegati della mia croce e del mio sangue. Fate venire a me i poveri... riportate il mio Regno d'amore nelle loro case: Io sono Gesù, il povero di Nazareth...
***
VOCE DI GESÙ: Nel mio amore per gli uomini ho dato tutto con l'istituzione della Santa Eucaristia: tutto! Ma l'ingratitudine umana ha consumato verso di me, verso questo meraviglioso Sacramento, l'opera del supremo dolore.
Figli miei, dove eravate quando sul Calvario ero avvolto nel silenzio di una solitudine più crudele di quella della mia tomba? Dove eravate, amici del mio Cuore, quando nell'agonia i miei occhi velati dalle lacrime che precedono la morte, non scorgevano che i volti malvagi dei miei carnefici? Dove eravate?... E quando pensando a voi, miei predestinati, ebbi sete di vedervi uniti all'anima mia infinitamente angosciata, perché le mie labbra ardenti furono bagnate allora del fiele dell'assenza... dell'oblìo... della viltà... della tiepidezza... di quelli che furono i privilegiati convitati del mio banchetto intimo e famigliare?... Voi lo sapete bene: questa storia non è solamente quella di venti secoli fa...
Contemplatemi in quest'Ostia e ditemi se l'ingratitudine non è il pane amaro e quotidiano del Dio che s'è fatto alimento per gli uomini. Quando dunque, e come vi ho contristato dalla mia prigione volontaria, perché voi ne suggelliate la porta come quella di un sepolcro vuoto e devastato?
Venite, circondatemi, stringetevi ai miei piedi! Voglio sentirvi vicini a me nell'agonia mistica del mio Cuore, nel Santo Sacramento. Ora desiderata, ora benedetta e straordinaria, quest'Ora Santa, durante la quale il vostro Dio recupera la sua eredità, il prezzo del suo sangue!... Io vi benedico, perché ebbi fame e, trascurando il vostro riposo, siete venuti a spezzare con me il pane della carità... Vi considero come miei, perché ebbi sete e mi deste compassione e lacrime... Vi stringo sul mio Cuore desolato, perché a me, ferito e triste per la solitudine di questa prigione, veniste ad offrire la vostra deliziosa compagnia... In verità, in verità vi dico che i vostri nomi sono scritti per sempre a lettere di fuoco nel più profondo del mio Cuore, che vi ama!... Riposate su questo Cuore, come Io riposo ora sopra i vostri, figli prediletti del mio amore.
LE ANIME: Siamo venuti, Maestro, non per riposare, ma per soffrire con Te, per dividere il tuo calice, per riparare le colpe che ti offendono e invocare l'avvento del tuo Regno! Per questo, con l'anima piena della tua grazia, noi non ti lasceremo senza prima averti confidato il sospiro ardente, l'unico desiderio dei tuoi consolatori e amici... quello di vederti regnare, di vederti giungere, Re d'amore, acclamato e benedetto, per mezzo del tuo Sacro Cuore...
Rivelati a questi tuoi apostoli umili, perché sentano ardori ineffabili che solo il possesso di Te e del tuo Regno possono mitigare. Accostati dunque, Gesù, profondamente innamorato delle tue creature...
La devozione dell'Ora Santa richiesta da Gesù a Santa Margherita M. Alacoque
Prefazione
Presentazione
Introduzione
ORA SANTA
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
APPENDICE 1
Altre preghiere
- A Gesù
- a Maria
APPENDICE 2
Canti
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