San Padre Pio Miracolo Eucaristico - La spiritualità e lo stile di vita eucaristici del frate di Pietrelcina

Nello Castello, Attilio Negrisolo

ISBN: 9788897420989
Nr. pagine: 138
Formato: 13x20
Categoria: Santi e Beati

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In questo libro gli autori, don Nello Castello e don Attilio Negrisolo, figli spirituali del santo che hanno condiviso con lui anche i periodi più amari e difficili della persecuzione, rivelano tutto ciò che Padre Pio ha detto sull'Eucaristia dalla sua giovinezza fino al termine della sua vita sulla terra.

Attraverso un'analisi approfondita degli scritti di Padre Pio, riportando tantissime citazioni e confidenze fatte dal frate ai suoi devoti e alle figlie spirituali, gli autori ci descrivono i vari aspetti della vita del “Padre” con una tale immediatezza che le sue sensazioni risultano quasi fotografate e ci permettono di conoscere intimamente e profondamente l’animo di Padre Pio e il suo rapporto con Cristo.

Risalta quindi la figura di Padre Pio molto viva e splendida, in modo tale che senza esagerazioni il santo appare a tutti, credenti e non credenti, come un testimone autentico del sacrificio di Cristo Eucaristia sull’Altare e sul Calvario.

 

DAL TESTO:

Il cuore di Padre Pio vibrava di caldo amore verso Gesù Eucaristia e l’intera sua vita divenne risposta di effusione totale fino all'immolazione a Cristo. 

Stupende riuscivano le sue liturgie, perché coinvolgeva nei suoi riti, quando celebrava, quando distribuiva la Comunione. Con i suoi occhi spalancati, fissi sull’Ostia, attirava e trascinava tutti i presenti: era l’amore che si esprimeva e suscitava conversioni e slanci verso Dio. Era bello vedere le sue mani posarsi sull’Ostia santa, con la delicatezza di una madre con tra le braccia la sua creaturina; è impossibile dimenticare l’attenzione e la cura che provava verso i frammenti dell’ostia santa sulla patena e sul corporale.

Nel suo amore all’Eucaristia Padre Pio non si stancava mai di stare ai piedi del tabernacolo quasi a rendere amore, tenerezza in risposta alle tenerezze di Gesù.


Padre Pio maestro dello spirito eucaristico

Aveva 25 anni Padre Pio quando scriveva al confessore per confidargli l’evento della sua fusione eucaristica, fusione d’amore, fusione di cuori: “Finita la Messa mi trattenni con Gesù nel rendimento di grazie. A questo punto fu soave il colloquio tenuto col Paradiso in questa mattina! Fu tale che pur provandomi a dir tutto non lo potrei: vi furono delle cose che non possono tradursi in un linguaggio umano senza perdere il loro senso profondo e celeste. Il cuore di Gesù e il mio, permettetemi l’espressione, si fusero. Non erano più due cuori che battevano, ma uno solo. Il mio cuore era scomparso, come una goccia d’acqua che si smarrisce in un mare. Gesù n’era il Paradiso, il Re”.

Padre Pio aveva accolto l’azione vivificante dello Spirito nell’Eucaristia, che aveva inserito in lui le stesse dinamiche della vita di Cristo, operazioni di crescita, di fervore, di perfezione, di santità tanto da portarlo ad esclamare: “A quali altezze il Signore ha elevato l’anima mia!”.

Diventato maestro di comunione, Padre Pio trasmetteva, da valido insegnante, la sapienza eucaristica: “Animiamoci a vicenda... a riconoscere, con sensi di gratitudine sempre maggiore alla bontà di Dio, l’immenso beneficio del sacramento dell’Eucaristia, di amare con maggiori trasporti questo Dio di amore, di compierne, con maggiore diligenza, tutte le opere sante, per piacere a questo Dio umanato, per un dì goderne più copioso il frutto qui in terra ed ottenerne più ricco il guiderdone nei cieli”.

Nessuna meraviglia, allora, se alle anime Padre Pio chiedeva sempre di più: “Eleviamoci sempre più in alto!”, diceva un giorno a Cleonice Morcaldi, la quale un giorno gli domandò cosa potesse donare a Gesù per tanti favori; egli le rispose: “Amore, sempre amore. Spandi l’animo tuo in sentimenti di riconoscenza e umiliati davanti a Dio. Studiati di far sempre meglio, oggi meglio di ieri, domani meglio di oggi”.

Dopo la conversione dei penitenti, egli li induce a fare dell’Eucaristia il perno per il cammino di perfezione. L’Eucaristia porta in chi la riceve frutti specialissimi: l’aumento della carità divina e quindi di tutte le virtù di cui la carità è madre e regina. Nell’Eucaristia è insito, come derivazione naturale, il dovere di un sempre maggior amore. Ciò significa distacco dal peccato veniale, carità fervente, umiltà profonda, pazienza più eroica, mortificazione più generosa, obbedienza più profonda..., più impegno per il prossimo e per la causa del regno di Dio. In altri termini, è sete di Gesù Cristo. Questa la meta che Padre Pio poneva innanzi alle anime. Lui viveva nella fermissima determinazione di “subire mille volte la morte, anziché determinarsi a peccare”. Sapeva portare le anime dal più basso gradino morale alle vette dell’amore divino. Lo ricorda a un’anima, dopo averla assicurata dell’amore di Gesù per lei: “Tu pochi anni fa non avevi neanche la cognizione del suo amore”.

Padre Pio invita le anime a cercare i doni eucaristici, ma, se non conviene desiderare cose tanto grandi e straordinarie, “basterà per imitare Santa Caterina da Siena essere umili, dolci, caritatevoli, poiché il cuore del nostro Divin Maestro non ha legge più amabile di quella detta dolcezza, umiltà e carità”.

Si tratta di vivere secondo la legge dell’amore e stabilire nel cuore il regno dell’amore: “Quanto è felice questo regno interno, quando vi regna il santo amore! Quanto sono beate le potenze dell’anima nostra, allorché obbediscono ad un re sì saggio! No, sotto la sua ubbidienza e nel suo stato, egli non permette che vi abitino i gravi peccati, né l’affetto ai più leggeri. Egli è vero ch’esso li lascia approdare alle frontiere delle nostre anime, che esso permette che le tentazioni le più laide vengano ad aggirarsi intorno alla fortezza delle nostre anime, ma il permette affin di esercitare le virtù interne alla guerra, e renderle sempre più degne e più adatte a rientrare nella Gerusalemme celeste per l’edificazione del mistico edificio; egli è vero ancora che esso permette che gli spioni, che sono i peccati veniali e le imperfezioni, corrano qua e là nel suo regno, ma tutto questo non è permesso se non per una disposizione della sua adorabile sapienza: ciò non permette se non per farci conoscere che senza di lui saremmo in preda ai nostri nemici”.

 

 


Indice del libro

 

Prefazione

Presentazione

Premessa

 

Padre Pio nelle parole di Giovanni Paolo II

- Fin da fanciullo

- Le stigmate

- Religioso e sacerdote

- La quotidianità nel convento

- Immagine viva del Cristo sofferente e risorto

- Il suo messaggio

 

La Messa di Padre Pio "tremendo mistero"

- Mistero che si discute nello "spezzare il pane"

- "Noi siamo, benché molti, un solo corpo"

- "Gesù mi ha associato al grande negozio della redenzione umana"

- Incorporazione

- La celebrazione eucaristica di Padre Pio

- Padre Pio, ostensorio di Cristo

- "L'anima mia magnifica il Signore"

- L'amore di Padre Pio per l'Eucaristia

 

Padre Pio mistico dell'eucaristia

- Padre Pio miracolo eucaristico

- I miracoli eucaristici, motivo di credibilità

- Il mangiare, bere, dormire: un martirio

- L'esperienza mistica dell'Eucarstia

- Accenti d'amore eucaristico

- Profili di Gesù

- Sacerdote estatico dell'Eucaristia

- Lo stile di vita eucaristica di Padre Pio

- Ardori di fuoco

- Padre Pio maestro dello spirito eucaristico

- Eucaristia: la cristificazione

- Per essere vittoriosi

- Rimedio alla "tranquilla apostasia": l'Eucaristia

- La spiritualità del secolo: la riparazione

 

Padre Pio sacerdote

- Padre Pio sacerdote, trasparenza di Cristo

- Padre Pio, "un frate che prega", ma preghiera di crocefisso

- Padre Pio, storia di un Golgota

- Quante volte è morto Padre Pio?

- "Mediatore e corredentore"

- Martire del confessionale

- Sacerdote cireneo di tutti

- La domanda di Gesù a Pietro: "Mi ami tu?"

- Padre Pio e la nuova evangelizzazione

 

Appendice

- Le tappe della vita eucaristica di Padre Pio

- Antologia di testi eucaristici di Padre Pio

- La Messa di Padre Pio

- La Comunione di Padre Pio

- Liete ricorrenze sacerdotali


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